lunedì 12 marzo 2012

Fiori

Siamo fiori, sbocciati dalla materia universale. che si è evoluta, ripiegata in più dimensioni, fino ad essere capace di pensare. Grumi, gemme pensanti. Ho visto quel bimbo che emetteva strani versi, intento a piegarsi avanti e indietro facendo mulinello di una catenina. Ho visto quei bimbi dilaniati dall'infamia delle armi, come a Beslan, in una stanza di Homs, in Siria. Manine insanguinate spuntavano da fagotti di lenzuola. E sono stato male. Le farfalle nello stomaco come davanti ad un precipizio. Perché la regola principale se vuoi attraversare un precipizio su di una fune è non guardare giù, perché i tuoi occhi non riescono a trovare un riferimento adatto e ti ubriacano; i tuoi sensi ti fanno cadere anche se non vuoi. Quando manca il riferimento, si può impazzire.
Siamo fiori, sbocciati dalla materia universale. Che splendono e poi si seccano, meglio non dimenticarsene. Siamo immersi in questo mistero. Mistero. Il mistero non nega non esclude, al contrario include. Contempla.

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